Misteriosa barricata di orsi a Yellowstone: cosa sanno che noi ignoriamo?

Un evento senza precedenti sta scuotendo l’ingresso del Parco Nazionale di Yellowstone: una fila compatta di orsi, calmi e ben nutriti, ha creato una vera e propria barriera naturale, bloccando l’accesso al parco. Secondo i testimoni, si posizionano fianco a fianco, emettendo profondi brontolii e cenni del capo, come se comunicassero tra loro.

Alcuni impugnano addirittura rudimentali tavolette di legno con iscrizioni indecifrabili, alimentando il timore – seppur ancora infondato – che gli orsi possano aver sviluppato una sorta di alfabetizzazione.

Gli scienziati, spiazzati dal fenomeno, stanno cercando di comprenderne le cause. Le ipotesi vanno da un’anomala interruzione dell’ibernazione a una nuova forma di organizzazione sociale, con Yellowstone diventato, ironicamente, il primo parco nazionale “guidato dagli orsi”. Tuttavia, la teoria più inquietante suggerisce che gli animali stiano percependo l’avvicinarsi di un evento che l’essere umano non è in grado di rilevare.

“E se volessero fermarci per una ragione che non comprendiamo?” ha sussurrato Doug McAllister, un guardaparco, scrutando con inquietudine la barriera pelosa. “Cosa sanno loro che a noi sfugge?”

Ad accrescere la tensione, arrivano segnalazioni di alci, cervi e perfino lupi che si stanno allontanando dal parco a ritmo accelerato. Le teorie più fantasiose parlano del possibile risveglio del supervulcano di Yellowstone o addirittura di una ribellione dei bisonti.

Per ora il parco resta chiuso e le autorità locali brancolano nel buio. C’è chi propone di avviare una forma di dialogo con gli orsi, ma altri temono che ciò possa portare alla dolorosa consapevolezza che la specie umana non è poi così dominante nella catena alimentare.

In attesa di nuove informazioni, gli scienziati invitano la popolazione alla calma, raccomandano di non avvicinarsi agli orsi e – se possibile – di evitare qualsiasi viaggio verso Yellowstone… almeno per ora.

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